top of page

La cattiva strada


Dopo la delusione rimediata in Piemonte,ritorniamo verso sud,nuovamente in Liguria.Ci rechiamo ad Erli,in località Bassi,dove ha sede la comunità chiamata "La cattiva strada",come la canzone di Fabrizio De Andrè.Appena arrivati sul posto,proviamo un misto di sensazioni:c'è tanta curiosità ma anche un pò la paura di un'altra delusione.I Bassi di Erli sono un piccolo nucleo di case medioevali,rimasto in stato di semiabbandono per parecchi anni.Il borgo ha una storia molto antica,di qua passava la via del sale:al tempo dei romani era una stazione di posta.Negli anni 70,è cominciato un progressivo recupero del borgo ed un suo ripopolamento.Ad oggi sono circa una trentina i membri stabili della comunità,dediti alla cura dell'orto biologico e all'artigianato.Siamo stati accolti veramente bene,ci hanno mostrato l'orto,la cucina comune con il forno a legna e le biblioteca.Ogni membro ha la sua abitazione ed è libero di accedere agli spazi comuni quando vuole.La loro ospitalità è andata oltre,invitandoci a cena,ovviamente preparata con i prodotti del loro orto.Ci siamo sentiti come a casa nostra,ci hanno insegnato a fare i braccialetti con la tecnica del "Macramè" ed altri piccoli oggetti d'artigianato.Nel dopocena abbiamo giocato al Carrom,praticamente una versione del biliardo giocato con le mani invece della stecca,al posto delle palle ci sono dei dischetti.Alcune regole cambiano,ma il concetto è sempre quello d'imbucare tutti i dischetti prima dell'avversario.Un gioco per persone pazienti,molto amato in India.La serata è stata veramente piacevole,ci siamo sentiti come se fossimo a casa nostra.Probabilmente abbiamo trovato uno di quei pochi posti dove puoi davvero ricevere un pasto caldo e un letto per dormire in cambio del tuo lavoro,un'esperienza che merita di essere vissuta.Quello che ci ha colpito di più è stato lo spirito di collaborazione che permea il villaggio,sono sempre tutti pronti a darsi una mano per qualsiasi necessità.Quello che manca è però l'indipendenza dalla rete elettrica,requisito fondamentale per autosostenere le proprie attività. La mattina dopo c'inoltriamo nel bosco,dove scorre un fiume.Risalendone il corso arriviamo alle cascate,così belle che decidiamo di farci un bagno.L'acqua è freddissima,starci immersi a lungo è impossibile,però ci ha regalato delle emozioni forti,di quelle che ti fanno sentire vivo! Concluso il nostro giro nei boschi,torniamo al borgo per salutare i nostri nuovi amici.Anche se appena conosciuti,è stato strano dirsi addio...Non mi era mai capitato di essere accolto così da degli sconosciuti,se avete bisogno di un periodo di tempo per riflettere o solo siete curiosi come me di vedere come vivono queste persone,vi consiglio vivamente di passare dai Bassi di Erli!

RECENT POSTS:
SEARCH BY TAGS:
Non ci sono ancora tag.
bottom of page